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domenica 8 dicembre 2013

PABLO T ospite a "scritturati" - l'intervista a cura di Vincenzo Monfregola

INCONTRO CON PABLO T
a cura di Vincenzo Monfregola

Pablo T un autore, un volto che si cela dietro il mistero, si sa tutto e niente sul suo conto eppure le sue parole fanno tremare, è un uomo vissuto che con occhi attenti non dà mai per scontata la vita.


E' con immenso piacere Pablo che ti trovo ospite del nostro salotto letterario, arrivi a "scritturati" e mi ritrovo la notizia del tuo ultimo lavoro appena pubblicato "Lo scopatore di anime", ma avremo modo di raccontarlo più avanti, quello che mi preme domandarti è: Pablo T nasce come e soprattutto perché?
Ciao, Vincenzo. Piacere Mio. Grazie di averMi dato la possibilità di essere Tuo ospite. Sei pronto ad attraversare le Terre di mezzo? Beh, per prima cosa, il Mio volto non si cela nel Mistero, chi Mi ha incontrato alle presentazioni, sia all’estero che in Italia, ha avuto modo d’osservare il Mio faccione (di cui poco Me ne cale ahahah) e, in futuro, avrà modo, nuovamente, di osservarlo in giro per il Tour del Libro/Manifesto. E’ una scelta. Voglio che parlino le Mie parole. Insomma, che la Mia scrittura non venga influenzata dalla materia. Sono uno scrittore, non un attore né un modello. 
Pablo nasce come nascono Tutti gli uomini, dal buco di una fica. Anche Adamo nacque dal medesimo posto, anche se vogliono farci credere il contrario…ahaha Anche se la Mia nascita, biologicamente, è un innesto un po’ sui generis…ahahah

La vita, cos'è che Pablo... guarda?
Ti rispondo seccamente. Preferisco che sia la Vita a guardare Me. Credo, che la Vita si sia usurata nell’essere osservata inutilmente.

Volendo descrivere la "scena madre" del tuo percorso di vita, ripercorrendolo tutto sino ad oggi, che immagine si materializza di fronte ai tuoi occhi?
Un bambino a Brazzaville che Mi chiede di osservare il cielo e vederci una mucca. Vivere in quei luoghi, Ti fa comprendere che, qui, inseguiamo il nulla, nel Nostro fottuto Millennio civilizzato.

Ormai in giro si legge di tutto, sembra quasi non ci sia più "meritocrazia" nemmeno nella letteratura contemporanea che dovrebbe, in qualche modo, far strada a chi il talento ce l'ha; tu che hai una dose massiccia di esperienza, cosa pensi del lasciar passare tutto della piccola editoria, nel senso è giusto "comprare" il diritto alla pubblicazione, il "ti pago per avvalermi della pubblicazione di un mio manoscritto"?
Penso che l’Italia non sia un’isola felice dell’Editoria, né la culla degli scrittori contemporanei, almeno, quelli che valgono. E’ la fotocopia del Suo stesso Sistema. Nepotismo, mediocrità, favori, tutto facile e subito, grandi tirature certe e stagionali. Sugli editori a pagamento…meglio stendere un velo pietoso. Ma, vedi, il problema non sono loro, loro sono semplici speculatori, il problema sono coloro i quali pagano per vedere il loro bel Nome pubblicato per parenti e…qualche amico? Qualche. Ahahah. Alla media editoria Italiana seria dico: insistete, i Tempi saranno maturi e Voi l’avrete vinta. Ai lettori? Non leggete merda, iniziate a cambiare le regole. La gente ha il potere.

Porti ai lettori uno scrivere direi per niente scontato, in modo crudo e schietto riesci a rendere perfettamente nell'immediatezza quanto vuoi che arrivi, cos'è che ti porta a scrivere in questo modo, il tuo vissuto o è semplicemente il tuo scrivere e quindi uno stile?
Nessuno stile. Copio Me Stesso e anche male. Ahahah. Credo solo che sono più utile nel descrivere la realtà, dura come quella dei Nostri giorni, piuttosto che scrivere di fantasy o di rosa. Forse, perché non ho fantasia. Chissà. E, non giudico, IO racconto. Sarà il lettore a farlo. Di certo, l’esperienza è l’unico metro di giudizio che abbiamo per misurarci l’esistenza. 

"Lo scopatore di anime", ultima pubblicazione con il Gruppo David and Matthaus, nella collana ARTeMILLENNIUM, nasce quando? 
Nasce prima di ARTeMILLENNIUM, nasce per ARTeMILLENNIUM. Non il contrario. Difatti, questa Mia pubblicazione dà il Via alla collana.  Nasce quando volevo mandare il Mondo alla malora e parlare ad una Nuova generazione, e allora, ho intrappolato in questo libro, il Mio malessere e una Nuova Speranza. Esso è un Manifesto. Un Manifesto di una Nuova Generazione che parla la lingua degli “umani”, una Nuova corrente letteraria che ha già aperto i cancelli a validi artisti alternativi.

[…] L'Amore è un visitatore inatteso che non bussa, ma travolge. E' un egoista cronico che detesta i paragoni col passato. E' il getto d'acqua gelida che Ti sconvolge, lo schiaffo che Ti desta, il bacio più lungo in un film chiamato Vita […] - © Pablo T .  
Questo stralcio ha il sapore della verità è così improntato il tuo ultimo libro?
Peggio. Ahahah E’ un laboratorio di vita, amore e ribellione. E’ anche una grande storia d’amore e di dignità. Di resurrezione, se vogliamo.

Come ci si sente quando arriva la notizia che a poche settimane dall'uscita di "Lo scopatore di anime" già sono quasi terminate le copie della prima edizione?
Ci si sente come un uomo il cui messaggio nella bottiglia sta, forse, arrivando a destinazione. Per uno sfollato della Letteratura come Me, uno che è stato confinato per anni a scrivere all’estero, questo è un banco di prova. Scrivere in esclusiva per l’Italia. E’ un cazzo di sfida. Ma, IO confido nei lettori. Questo libro è la chiave per la Loro via di fuga. Fossi in Loro…ne approfitterei.

Che percorso hai scelto per la promozione di quest'ultima pubblicazione?
Bella domanda, Vincenzo. Un boh è contemplato? Ahahah Attendo help Me da parte di Tutto lo Staff del Gruppo Editoriale e dai Miei più fedeli lettori. Qualcosa ci inventeremo. Qualche tappa nelle principali città è quasi certa. Chiaramente, il tam tam delle vostre dita sul Cuore di questo libro è già una delle più belle promozioni. 

Pablo siamo giunti al termine del nostro incontro con i lettori di "scritturati", io oltre che a ringraziarti per il tempo e le parole regalate vorrei appunto chiederti un omaggio per chi sinora ci ha letti, ti saluto augurandoti di "vedere ed avere quella vera luce che riflette l'autenticità delle emozioni".
Grazie, Vincenzo. Vivere? Vegetare non Mi riesce. Vivere per Me è anche bruciare. Per le emozioni…ci stiamo attrezzando! Ahahah. A parte gli scherzi, Vi lascio con un piccolo pensiero: 

"Fermatevi a guardare, ogni tanto. Un cane che passa, un bimbo che ride, una donna che piange. Fermatevi a guardare, perché, un giorno, Dio non veda in Voi solo la solita istantanea mossa."

Leggete differentemente. Privilegiate il Cuore. Ciao.


1 commento:

  1. Mariantonietta Torresi13 dicembre 2013 alle ore 02:25

    AH!........Cazzo...vuole solo Cambiare il mondo!
    Dai che Tu ce la farai !

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