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giovedì 12 settembre 2013

Teresa Di Gaetano ospite di "scritturati"

INCONTRO CON TERESA DI GAETANO
a cura di Cristina Biolcati

A Scritturati Teresa Di Gaetano, scrittrice di racconti e romazi che abbracciano varie tematiche, culminando, in questi ultimi anni, nel genere fantasy. Teresa si racconta a Scritturati e non vi auguriamo una buona lettura

Ciao Teresa e benvenuta nel salotto letterario di Scritturati. Ho letto di te che sei una giornalista, hai collaborato per diverse testate locali e sei diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo. Mi chiedevo come mai questa scelta, e soprattutto come poi tu sia "approdata" al mondo della scrittura?
Grazie a voi che mi ospitate in questo bellissimo blog. Beh... diciamo che giornalismo e scrittura vanno a braccetto, perché nel giornalismo bisogna scrivere e anche molto. Quello che però dà il giornalismo, non dà secondo me la sola scrittura, è l’arte del saper comunicare. Sì... perché il giornalista non scrive per se stesso, ma per gli altri. Infatti, penso che ogni scrittore, prima di cimentarsi nella scrittura, dovrebbe fare questa esperienza, perché si apprende moltissimo. Ricordo i miei primi servizi televisivi... un po’ goffi, forse. Poi, dopo che entri nel meccanismo, comprendi in che modo porgere le notizie, cioè nel modo più semplice possibile, affinché tutti capiscano quello che vuoi comunicare. Nel giornalismo, infatti, bisogna utilizzare un linguaggio estremamente semplice e chiaro. Comunque, io sono “approdata” alla scrittura sì grazie al giornalismo, ma ho coltivato questa passione della scrittura fin da bambina. Cioè è sempre stato un mio sogno diventare una scrittrice. Credo che sia qualcosa di ereditario, perché tra i parenti (soprattutto dalla parte di mia madre) c’è questa grande passione per la letteratura. Quindi, come si suol dire: buon sangue non mente!

Hai scritto diversi racconti che hanno vinto dei premi letterari e sono apparsi in alcune antologie. A quale di questi sei maggiormente legata e per quale motivo ?
Sì ho iniziato così, un po’ timidamente se vogliamo: scrivendo racconti e qualche poesia. Oggi il genere racconto mi sta stretto, preferisco di gran lunga i romanzi. Per questo mi sento di rispondere a questa domanda: nessuno. Posso però dire che il racconto che mi ha dato maggiori soddisfazioni è stato: “Bubble, Bubble!”. Anche “Tra i binari sconnessi” ha avuto un buon riscontro. E non posso non annoverare il racconto per l’infanzia “Bianco come la neve”, arrivato appunto al terzo posto in un concorso letterario per l’infanzia. 

"La bambola di vetro" è il tuo romanzo di esordio che ti consacra al genere fantasy. Come nasce in te l'amore per questo genere di scrittura, a parer mio molto difficile, poiché richiede una grande dose di credibilità, pur descrivendo cose inverosimili?
Il genere fantasy permette di spaziare con la fantasia. Io, allora, ai tempi de La bambola di vetro ero diciamo in vena sperimentale, perché il mio libro non è un fantasy classico, alla Tolkien per intenderci, con orchi, streghe, elfi, etc. La bambola di vetro è un fantasy filosofico, riflessivo, fortemente simbolico, perché io in quel periodo ero proprio così: molto profonda. Purtroppo, il libro non è stato capito e per me è stata davvero una dura sorpresa scontrarmi col giudizio negativo dei lettori. Quindi, ho totalmente abbandonato la filosofia, la riflessione per dare oggi maggiore spazio all’intreccio della trama e ai personaggi. Spero questa mia nuova veste venga più apprezzata di quella passata. In ogni caso, in ogni libro cerco sempre di essere diversa nello stile. Sia per non raccontare le mie storie sempre allo stesso modo, sia appunto per regalare al lettore ogni volta una visione diversa delle storie che scrivo. Cioè non mi piace avere uno schema fisso, cerco sempre nuove alternative di scrittura e sperimento sempre.

E veniamo alla saga "La sabbia delle streghe". Dopo il primo volume "La leggenda di Primrose", è da poco uscito il secondo, "Yinger e l'Antico Tomo", disponibile sia in formato e-book che in versione cartacea. E' un libro consigliato ai giovani, ma quale insegnamento possiamo trarne noi adulti ?
“Yinger e l’Antico Tomo” non è il secondo volume della saga, ma il nono. Siccome non era un libro consecutivo, ma indipendente perché narra le vicende di un’eroina a parte, ho potuto tranquillamente appunto pubblicarlo indipendentemente dal resto della saga. Perché la saga si divide in una trilogia, dove si parlano delle vicende della principessa Primrose, e poi tutti gli altri volumi di personaggi più o meno inventati, più o meno già presentati nei volumi della famosa trilogia. Per un totale di dodici libri. Spero di scriverli tutti! Sì... è un libro principalmente consigliato ai giovani, sia per il linguaggio estremamente semplice utilizzato, sia per le tematiche (c’è l’eterna lotta tra il Bene e il Male e la crescita personale dei personaggi, in quanto si evolvono e maturano). Però penso che sia un libro che possa anche tornare gradito agli adulti. E' comunque una lettura di "evasione" visto il genere! 

Quali sono i tuoi modelli e a chi ti sei ispirata nello scrivere i tuoi romanzi fantasy ?
E’ una domanda che mi viene posta molto spesso. Mah... io personalmente non prendo come “modello” lo scrittore ma il libro che ha scritto. Proprio così: è il libro a farmi da “modello”. Per la saga, allora quando l’ho pensata era il lontano 1994 e non conoscevo Tolkien, mi sono ispirata a un libro che secondo me tutti gli amanti del fantasy dovrebbero leggere: La storia infinita di Micheal Ende. Bellissimo libro! Non smetterò mai di dirlo... nelle interviste. Ultimamente, mi sento molto vicina allo stile della scrittrice italiana Licia Troisi. Ho letto alcuni suoi libri e sono rimasta particolarmente attratta dal suo stile semplice e chiarissimo. 

Dal libro al grande schermo: sogni anche tu che un giorno il tuo libro diventi una pellicola? E quale film tratto da un libro ti è piaciuto di più? 
Certamente! Un mio sogno nel cassetto è proprio questo: che la mia saga sia proiettata al cinema. E il regista che vorrei realizzasse questo mio desiderio è senza ombra di dubbio Peter Jackson, il regista de Il signore degli anelli. Quindi, rispondere all’altra domanda ora è deduttivo. Il film tratto da un libro che mi è piaciuto di più è la trilogia de Il Signore degli anelli, più in particolare “Il ritorno del re”. Amo questo film, le sue frasi, la musica, tutto! Non mi stanco mai di vederlo e rivederlo! 

C’è una particolare attenzione e cura nella scelta delle cover dei tuoi libri. Ce ne vuoi parlare?
Sì... è vero. Le copertine dei miei libri nascono tutte da mie idee personali, ma colei che dà forma alle mie idee è la bravissima Chiara Boz, la mia grafica. Senza di lei, i miei libri non avrebbero questi “splendidi abiti”. Sono felice e onorata di aver conosciuto una grafica così straordinaria!

A chi dedichi i tuoi successi, Teresa ?
In genere, alle persone che mi sono state vicine durante la stesura del mio libro. Principalmente mia sorella. Mi supporta e mi sprona ad andare avanti, a superare gli ostacoli e le difficoltà della scrittura, primo fra tutti il famoso blocco dello scrittore. Tengo, infatti, un blog-diario sulla mia avventura di scrittrice che si chiama Il diario di Teresa (http://ildiarioditeresa.wordpress.com/ ). 
E sto notando con grande piacere che ultimamente il mio diario-blog sta avendo un certo riscontro. I miei post, infatti, hanno già raggiunto il traguardo dei 100 mi piace (ora superato) come gradimento da chi passa dalle mie parti (un bellissimo traguardo!) e questo mi riempie di infinita gioia. 
Vi ringrazio per avermi ospitato nel vostro blog. Spero di tornare presto a raccontare di me, e del fantastico mondo de La sabbia delle streghe. 
Visitate il blog ufficiale della saga  http://lacrimedicristallo.blogspot.it/ troverete tantissime curiosità e anteprime e iscrivetevi alla pagina fan ufficiale (diffidate dalle imitazioni!) su Facebook https://www.facebook.com/pages/La-sabbia-delle-streghe/527478860611125, oppure seguitemi nel mio diario http://ildiarioditeresa.wordpress.com/
E se volete acquistare “Yinger e l’Antico Tomo”, questo è link che fa per voi: http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/sabbia-streghe-digaetano.html 
Non potete sbagliarvi!!!!

Volevo farvi dono di un piccolo passo tratto dal libro:
«Questo mondo non ci appartiene più ormai» diceva Aless in un soffio.
«Perché?» domandava Yinger tra le lacrime.
Lui rimaneva in silenzio con gli occhi chiusi.
«Una vita senza te è una vita che non vale la pena di essere vissuta» rispondeva il vecchio Aless con tristezza. Una lacrima le rigò il pallido viso.
«Dunque, mi ami?» chiedeva Yinger posando la sua mano nodosa sulla sua guancia.
Quello aprì gli occhi per fissarla a lungo prima di rivelarle: «Non ho mai amato nessun’altra che te!»
(Capitolo 26, La sabbia delle streghe – Yinger e l’Antico Tomo – Teresa Di Gaetano)





2 commenti:

  1. Grazie per l'intervista e per le belle domande poste!!!

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  2. L'ho iniziato a leggere ,è un libro pieno di fantasia! il personaggio che mi piace di più è senza ombra di dubbio il mago Aless!

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