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lunedì 2 settembre 2013

"L'emozione ha la tua voce" di Rossana Lozzio - la recensione di "scritturati"


L'EMOZIONE HA LA TUA VOCE
di Rossana Lozzio - Edizioni IL CILIEGIO


“….perché ci sono amori destinati a durare per sempre, anche se non saranno mai vissuti”.

E’ il messaggio, tratto dalla dedica dell’autrice, che sembriamo cogliere dalla lettura del libro di Rossana Lozzio. L’EMOZIONE HA LA TUA VOCE, pubblicato nel luglio del 2013 da Il Ciliegio nella collana Narrativa, un’opera che parla di amicizia e di amore. 
Un amore platonico, di quelli che da ragazzi abbiamo provato tutti, ma che non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. La storia, narrata in prima persona, di Greta, innamorata da sempre del padre della sua migliore amica Martina. Un tema che, inevitabilmente, porta ad una
riflessione: quanto l’amore è importante, specialmente se va “contro natura”, e quanto invece sia giusto tutelare le persone amate e l’amicizia? La protagonista sembra scegliere la strada della solitudine, della negazione di questo amore che porterebbe solo incomprensioni e dolore. Greta reputa che sia meglio soffrire da soli, in silenzio, piuttosto di “arrecare danno”. E quindi decide di scomparire, di trasferirsi in un’altra città e di abbandonare Martina al suo destino, senza troppe spiegazioni. Spera di dimenticare il suo sentimento, seguendo il detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. 
Proprio il matrimonio di Martina, riapparsa nella vita di Greta grazie al social network Facebook, sarà l’occasione per affrontare la realtà. Greta, messa di fronte all’uomo che ha sempre amato e mai dimenticato, non potrà questa volta fuggire. 
Il libro è una sorta di tenera confessione della protagonista, che sembra dare voce ed indagare il cuore dell’intero universo femminile, affrontando con delicatezza l’eterno problema dell’amore non corrisposto.
L’importante qui è l’emozione, che durerà per sempre, indipendentemente da come vadano le cose. Rossana Lozzio, scrittrice di sentimenti e di passioni, considera l’amore importante, ma ancora di più è l’avere cura di sé, senza lasciarsene sopraffare. Conservare sempre e comunque una dignità.
Ho amato questa autrice perché lascia spazio al sogno altrui, ai lettori che, chiudendo il romanzo, possono continuare a sognare, immaginando, magari, un finale diverso. Forse azzardo un po’, nel definire la Lozzio un’autrice “possibilista”, che valuta e vaglia diversi punti di vista e non soltanto il suo.
Senza entrare troppo nei particolari del romanzo in sé, perché è bene non rovinare la sorpresa né anticipare nulla al lettore, la mia attenzione si è soffermata sulla prefazione del libro. L’emozione di Rossana Lozzio ha la voce di Max, Maurizio Venegoni, disc jockey e conduttore radiofonico, voce storica dell’etere milanese. Uno dei primi conduttori delle emittenti radiofoniche private.
In un’intervista rilasciata in occasione della presentazione del suo libro, la Lozzio confessa di avere contattato su Facebook quella che per lei è una delle voci più belle del nostro panorama radiofonico, e di avere, con sfrontatezza, chiesto lui di leggere ciò che aveva scritto e di scrivere a sua volta alcune righe. Max, che ha in comune con la protagonista Greta il fatto di lavorare in una radio, non solo ha letto il romanzo, ma ha scritto la prefazione del libro, facendo a Rossana un regalo immenso. Immagino debba essere stato per lei come un sogno che diventa realtà.
L’indagine introspettiva dei personaggi, attraverso Greta, definisce un quadro dettagliato, scritto con perizia e proprietà di linguaggio. L’autrice presenta situazioni in cui è facile immedesimarsi, poiché partiamo dal presupposto che a tutti sia capitato nella vita di innamorarsi, senza volere, della persona sbagliata e di sentire che a rivelare una simile cosa, si avrebbe arrecato “danno”.
Questo ritengo sia uno dei punti di forza del libro. Un romanzo che sento di consigliare a tutti coloro che credono che un sentimento, specie se vissuto in giovane età, sia eterno. Un segreto inconfessabile che, se analizzato e sviscerato, può diventare condivisibile.

Cristina Biolcati


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